Al sole…ma consapevolmente!

Non tutti sanno che l’INVECCHIAMENTO CUTANEO è dovuto principalmente a due fattori:

  • Cronoinvecchiamento: è il naturale processo di invecchiamento, è legato all’età del soggetto ed inizia normalmente intorno ai 25 anni
  • Fotoinvecchiamento : non è legato all’età che avanza ma a un numero di fattori esterni che si sommano al normale processo di invecchiamento quali : esposizione solare, inquinamento atmosferico, agenti atmosferici, fumo, farmaci, sostanze tossiche, malattie, posizioni che si assumono mentre si dorme, espressioni facciali…

Tra questi un ruolo cruciale riveste l’esposizione ai RAGGI SOLARI che emettono raggi ultravioletti UV insieme ai raggi visibili e infrarossi. I raggi UVA non sono molto energetici ma attraversano lo strato corneo arrivando in profondità fino al derma danneggiando le cellule cutanee, le fibre di collagene ed elastina in seguito alla produzione dei radicali liberi. Se consideriamo che essi sono circa il 90% dell’irraggiamento ultravioletto, risultano essere tra i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo precoce, soprattutto del viso.

Il fotoinvecchiamento si verifica dopo un periodo di qualche anno. Con la ripetuta esposizione al sole la pelle perde la capacità di riparare sé stessa e il danno si accumula.

La continua esposizione ai raggi UV rompe le fibre di collagene e compromette la sintesi di collagene nuovo.

Il sole attacca anche l’elastina. La pelle indebolita da sole smette di rigenerarsi molto prima rispetto alla pelle protetta dai raggi UV e rimane ATONICA, RUGOSA e POCO ELASTICA.

I danni da foto invecchiamento possono sembrare comparire all’improvviso  ma in realtà giacciono invisibili sotto la superficie della pelle per anni.

I segni più evidenti del fotoinvecchiamento sono discromie ( macchie solari), rughe di diversa profondità, ispessimento dello strato germinativo dell’epidermide che provoca una conformazione a pergamena della cute, modificazioni cromatiche della cute, elastosi cutanea.

Per contrastare gli effetti negativi dei raggi UV, ognuno di noi possiede una quantità di enzimi DNA-Repair che varia a seconda di un parametro genetico che ci contraddistingue e che misura la capacità di esporsi ai raggi UV con maggiore o minore danno: il fototipo.

Ogni tipo di pelle assorbe la luce in maniera diversa, in base alla quantità di melanina che possiede: più bassa è la melanina, più chiari saranno capelli, pelle e occhi e minore il valore del fototipo; più alta è la melanina , più scuri sono pelle, occhi e capelli e più alto è il valore del fototipo.

I fototipi bassi (I e II) sono quelli con maggior rischio di danno da esposizione solare anche se nessun fototipo è al riparo dal danno cellulare e dall’accelerazione dell’aging.

Per contrastare il foto invecchiamento la difesa più efficace è la protezione e conoscere il proprio fototipo ci permette di scegliere il foto protettivo più adatto, di limitare e gradualizzare il tempo di esposizione .

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